A tutti gli specialisti e professionisti ambulatoriali

Il legislatore non ha previsto per i medici convenzionati la possibilità di accedere a nessuna forma di congedo parentale. Infatti l’art. 25 si rivolge ai lavoratori dipendenti del settore pubblico mentre l’art. 23 a quelli del settore privato. Appartenendo la nostra categoria a quella dei lavoratori parasubordinati, praticamente intermedia tra le due situazioni, gli estensori materiali del Decreto, tecnici del Ministero delle Finanze (MEF), non hanno “ricordato” di inserirci tra i beneficiari di questo istituto che, dobbiamo ulteriormente ricordare, non è previsto nel nostro Accordo Collettivo Nazionale.

La questione inoltre è resa ancor più complessa dal fatto che gli oneri che deriverebbero da tali congedi sono a carico dell’Inps mentre, come tutti sapete, il nostro rapporto previdenziale è con l’Enpam, ente di tipo privatistico (e non privato) e dunque soggetto alle leggi dello Stato.

A tal proposito il Presidente dell’ente è già intervenuto sui ministeri vigilanti (MEF e Salute) chiedendo di allargare le tutele, tant’è vero che in una lettera inviata a coloro che fanno parte dell’Assemblea della fondazione ha scritto: “Stiamo lavorando con i ministeri vigilanti affinché correggano le disuguaglianze. Allo stesso tempo come Enpam stiamo studiando ulteriori misure straordinarie per dare liquidità immediata ai nostri iscritti in difficoltà. 

A proposito di discriminazioni, ce n’è un’altra che si sta consumando di fronte alla coscienza di tutti: il fatto che i medici che lavorano in convenzione con il servizio sanitario nazionale o i liberi professionisti non abbiano le stesse tutele di chi esercita la professione come dipendente”.

Devo anche precisare che il nostro Segretario nazionale a sua volta è intervenuto sugli stessi Ministeri portando all’attenzione dei dirigenti e del Ministro della Salute questa disparità di trattamento. Al di là delle promesse fatte tutti i componenti della Segreteria nazionale stanno comunque interpellando i politici di riferimento locali per fare pressione sul Governo. Inutile dirvi che appena avremo notizie da Roma saranno immediatamente riportate per via mail e social.

A tal proposito, essendo strumenti più rapidi di comunicazione a cui molti colleghi accedono continuamente, vi invito a seguire la pagina di Facebook SUMAI Napoli e il profilo Instagram sumai_napoli.

È necessario ritornare anche sulla questione dell’assenza per emergenza. È stato possibile estendere tale istituto anche agli specialisti ambulatoriali in quanto i DPCM che l’hanno istituita hanno fatto sempre riferimento alla popolazione e ai lavoratori tout court per cui, nonostante le aziende avessero emanato decreti in cui era previsto l’applicazione solo per i dirigenti, il nostro intervento ha fatto estendere la norma anche a tutti gli ambulatoriali.

Infine per quanto riguarda la possibilità di accedere ai benefici previsti dall’art. 24 del DL n. 18, estensione durata permessi retribuiti ex art. 33 della legge 104/92, confermo quanto già scritto nella precedente email del Vice-Segretario, dott. Luigi Cerasuolo, esperto del settore: la possibilità di accedere ai 12 giorni aggiuntivi si applica anche agli specialisti e professionisti ambulatoriali “compatibilmente con le esigenze organizzative delle aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale impegnati nell'emergenza COVID-19 e del comparto sanità”.

Colgo l’occasione, alla luce delle centinaia di mail e messaggi di WhatsApp e Messenger, di limitarne l’invio a casi effettivamente indispensabili. Per le questioni realmente urgenti è preferibile chiamare i colleghi delegati e della segreteria provinciale per essere più esaustivi.

Si invita a far girare la comunicazione anche sui social a cui siete iscritti.

 

IL SEGRETARIO PROVINCIALE

              G. Peperoni