La rivista Cell dedica la copertina dell'ultimo numero a una ricerca che segna una svolta nel campo dei tumori del seno. Le cellule staminali del cancro agiscono innescando la disarmonia tra le cellule sane. Ne danno notizia la Repubblica e Corriere della Sera.
«Un gene, il p53 - spiega il Corriere della Sera - sarebbe fondamentale per mantenere l'equilibrio e si può ribattezzare oggi il gene dell'armonia cellulare. Il tumore lo disinnesca, i ricercatori italiani con un farmaco lo hanno riattivato curando il tumore. Per ora sperimentalmente. La ricerca è del gruppo coordinato da Pier Giuseppe Pelicci, direttore dell'oncologia molecolare dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo). In sintesi: è stato chiarito come si moltiplicano le cellule staminali del cancro e dimostrato che si può intervenire con particolari farmaci. Si tratta di una pietra miliare per la messa a punto di nuove terapie anti-tumorali rivoluzionarie. "Siamo partiti da due domande fondamentali. Che cosa hanno di sbagliato le cellule staminali del cancro, rispetto a quelle dei tessuti normali? E perché le staminali normali mantengono i tessuti in un'armonia perfetta, mentre nel cancro si moltiplicano e il tumore cresce continuamente?". Il gruppo milanese ha così individuato la differenza: le cellule staminali normali si dividono in maniera asimmetrica, quelle del cancro in maniera simmetrica. Non è un dettaglio».
«Le staminali del cancro - spiega Pelicci - pur essendo pochissime all'interno dei tumori, sono le vere responsabili della crescita del tumore e della sua diffusione nell'organismo (le metastasi). «Quando una staminale sana si duplica, dà origine a due cellule diverse fra loro (divisione asimmetrica): una rimane staminale, l'altra si specializza e dà origine, a sua volta, al tessuto. In questo modo, il loro numero resta costante e il tessuto si rigenera continuamente. Al contrario, la staminale del cancro si duplica in maniera simmetrica, dando origine a due staminali, ciascuna capace di formare tessuto tumorale. In questo modo il loro numero aumenta progressivamente e il tumore si espande in modo geometrico».
«L'armonia dei tessuti - continua Pelicci - è garantita da un particolare gene, chiamato p53, che impone alle cellule staminali normali di dividersi in maniera simmetrica. Se manca p53, le cellule staminali perdono le istruzioni, e si dividono in modo simmetrico. P53 è un gene che è perso o inattivato nel 100% dei tumori. I conti tornano: nei tessuti sani p53 mantiene l'asimmetria delle staminali, in quelli malati p53 non funziona. E il tumore cresce. Ma se si riattiva p53 nei tumori? I ricercatori hanno trattato alcuni tumori sperimentali con un farmaco che riattiva p53 e hanno osservato il ripristino dell'asimmetria e il blocco della crescita del tumore. La nuova strada è ora aperta».
Fonti
Corriere della Sera, pag. 33.
La Repubblica, pag. 43.