Studi medici aperti 12 o addirittura 24 ore al giorno. Un po’ come accade già da un anno nella Valle Telesina. «Quel modello va adattato alle esigenze dell’area metropolitana» dice Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, che caldeggia la riorganizzazione dell’assistenza primaria a partire dall’esperienza pilota di cui si è discusso ieri nell’auditorium alla Riviera di Chiaia.
C’è un decreto regionale, numero 18 del 18 febbraio 2015, che prevede 250 Uccp, acronimo che sta a indicare le Unità di cure complesse primarie. Ovvero super ambulatori, con attrezzature e personale, ideati anche per evitare la corsa in ospedale: «Ma, per attivarli, servono i provvedimenti attuativi, di competenza delle Asl. E il sistema è incompleto se non si definisce anche la rete di assistenza domiciliare».
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Articolo da IL MATTINO del 13/09/2015 | 152.99 KB |