Altro che sostenibilità a trent'anni, per l'Enpam il rapporto tra entrate contributive e uscite previdenziali andrà in rosso già nel 2020, ossia tra meno di dieci anni. Questa la previsione che emerge dalla delibera datata 14 aprile con cui la Corte dei conti ha passato al setaccio il bilancio tecnico dell'Ente previdenziale, riferito al 31 dicembre 2009 e approvato dal consiglio d'amministrazione il 17 dicembre. Per i giudici contabili, in sintesi, dalle cifre emerge «una situazione economico-finanziaria che diviene instabile entro un lasso di tempo piuttosto breve». Anche al lordo delle entrate contributive e delle altre entrate derivanti dai redditi patrimoniali, l'Enpam dovrà fare i conti con «una situazione di disavanzo» a partire dal 2022. Dall'anno successivo, inoltre, il patrimonio dell'Ente scenderà sotto il valore limite rappresentato dalle uscite correnti per pensioni moltiplicato per cinque, e addirittura farà registrare il segno meno dal 2032. Ma, come s'è detto, le stime che più preoccuperanno i medici sono quelle relative alla sostenibilità dei fondi. In particolare, il saldo previdenziale (ossia il rapporto tra contributi versati e pensioni erogate) del fondo generale quota A diventerà negativo dal 2018; quello del fondo generale quota B dal 2024, il fondo dei medici di Mg dal 2020, quello degli specialisti ambulatoriali dal 2023, quello degli specialisti esterni è in passivo già dall'anno scorso. «La Corte» è la laconica conclusione della delibera «concorda con quanto sottolineato nei bilanci tecnici riguardo la necessità che vengano assunte con urgenza misure idonee a riportare la gestione in equilibrio».
Fonte: DoctorNews33