Roma, 22 giu. (Adnkronos Salute) - Audizione della Fondazione Enpam, questa mattina, in Commissione bicamerale di controllo sugli enti previdenziali. Nel corso dell'incontro è emerso che i rappresentanti della Cassa dei medici e degli odontoiatri hanno confermato l'impegno dell'Ente nel raggiungere la stabilità finanziaria per i prossimi 30 anni, così come chiede la legge. Equilibrio che, per l'Enpam, "non c'è ancora non perché i conti della Fondazione siano peggiorati (sono anzi migliorati) ma perché la politica nel 2007 ha cambiato le regole". I vertici della Fondazione condividono pienamente i richiami della Commissione alla massima prudenza negli investimenti. "A questo proposito - riferisce una nota la Fondazione - venerdì il consiglio di amministrazione dell'Enpam approverà un nuovo modello ispirato da un lavoro di Mario Monti, International advisor di Goldman Sachs. Inoltre, L'Enpam si è già detto favorevole a un nuovo e più razionale sistema di controlli". Nel corso dell'audizione la Cassa dei medici e degli odontoiatri ha comunque sottolineato di non aver "affatto subito ingenti perdite". E' stato confermato che "il rischio legato a titoli derivati, acquistati prima della grande crisi economica del 2008, è stato ridotto e attualmente riguarda una porzione limitatissima del patrimonio (circa il 2,5%), con tendenza a ulteriori miglioramenti". Il problema è semmai nella tenuta dei conti a 30 anni. "In questo senso l'Enpam chiede al Governo e al Parlamento di riconoscere la sua peculiarità, in quanto le entrate della Cassa dei medici derivano per due terzi da convenzioni con il Servizio sanitario nazionale, il cui rinnovo è attualmente bloccato. Il regime di convenzione fa anche sì che i camici bianchi - a differenza degli altri professionisti - non potranno beneficiare di contributi integrativi a carico del cliente, come previsto dalla legge Lo Presti approvata pochi giorni fa". La Fondazione chiede quindi che le sia concesso "un regime transitorio per raggiungere i previsti 30 anni di equilibrio con riforme graduali che non penalizzino la categoria dei medici e degli odontoiatri".