"ORA MOBILITAZIONE!”
“L’ultima manovra approvata ieri con la fiducia del Senato non fa altro che confermare come sia in atto un vero e proprio attacco mirato alla professione. Il momento è molto difficile e il futuro che ci attende non è affatto roseo. È giunta quindi l’ora di urlare la nostra voce e anche il Sumai-Assoprof, insieme a tutte le sigle dell’Intersindacale medica, è deciso e pronto a mobilitarsi per difendere i diritti e le condizioni di lavoro dei professionisti della sanità”. Lo sostiene il segretario nazionale del Sumai-Assoprof, Roberto Lala al termine della riunione dell’Intersindacale dei professionisti della sanità in cui si è deciso di dar vita ad una mobilitazione che verrà aperta con una manifestazione a Roma il prossimo 13 ottobre.
“In questa fase – spiega il segretario del Sumai-Assoprof – insieme alle altre sigle rappresentanti il mondo sindacale medico si è scelta una strada unitaria che ha come piattaforma alcuni punti irrinunciabili su cui si è registrata l’unanimità: discussione sul ruolo dei professionisti e loro collocazione; nuove modalità di definizione dei rapporti convenzionali; definizione di livelli essenziali organizzativi; lotta all’abuso di contratti precari; azioni più incisive per contrastare l’incremento del contenzioso”.
“Su questi obiettivi – prosegue Lala – si è deciso insieme di intraprendere quest’azione di mobilitazione continua che ha lo scopo primario di ridare dignità al nostro ruolo e al nostro lavoro. La manovra bis, infatti, si va ad aggiungere a quella di luglio e a quella del 2010 che già hanno pesantemente colpito la categoria. Soprattutto il blocco dei contratti e delle convenzioni per 5 anni non farà altro che diminuire il potere d’acquisto dei medici con l’aggravante per i convenzionati di non veder riconosciute le spese di produzione”.
“Siamo di fronte – conclude il leader degli specialisti ambulatoriali interni convenzionati – ad una situazione gravissima e di deriva pericolosissima che forse non tutti, anche al’interno della categoria, hanno ancora nitidamente percepito. È per questo che ribadisco come sia questa l’ultima occasione per dar vita ad una mobilitazione di tutti i professionisti della sanità per bloccare questi attacchi continui e riappropriarci di un ruolo da protagonisti all’interno del nostro sistema sanitario nazionale”.