Roma, 13 feb. (Adnkronos Salute) - Il Comitato di Settore Regioni-Sanità ha definito l'Atto di indirizzo per la medicina convenzionata. "Un atto che affronta in modo complessivo la convenzione e non si limita solo ad attuare quanto previsto dal decreto Balduzzi", ha spiegato Claudio Montaldo, vicepresidente della Liguria e presidente del Comitato.
L'Atto è stato inviato al Governo (ai ministri Lorenzin, Saccomani, D'Alia e Delrio) e "rappresenta una proposta - ha proseguito Montaldo - che consentirà di incontrare il mondo della medicina generale, della pediatria e della specialistica su un terreno innovativo per accrescere la capacità di risposta sanitaria del territorio con un'attenzione particolare alla quota crescente di pazienti cronici. In questo rinnovato contesto, il ruolo del medico di medicina generale può riacquisire una indispensabile centralità nel sistema delle cure primarie, all'interno di una dimensione associazionistica, collegiale e di collaborazione con gli altri operatori sanitari".
Per questo, si legge nell'atto, "è necessaria una profonda revisione del modello assistenziale territoriale che, facendo affidamento sui medici convenzionati, promuova, diversamente da quanto già succede, l’erogazione dell'assistenza primaria con modalità multiprofessionali e integrate". "Il sistema sanitario - ha concluso Montaldo - è ormai saldamente articolato sulle Regioni e quindi è assolutamente naturale che anche gli strumenti che derivano dai contratti e dalle convenzioni possano aderire meglio alle esigenze delle singole realtà territoriali".